Il progetto Our world in data ha un obiettivo decisamente ambizioso: aiutare a risolvere i più grandi problemi mondiali.
Persegue questo obiettivo mettendo a disposizione di tutti, gratuitamente, un ampio numero di set di dati sulle tematiche di maggior rilievo per il benessere e lo sviluppo di tutte le popolazioni: demografia, salute, ambiente, educazione, alimentazione, guerre, diritti umani, sviluppo economico e sociale.
La convinzione che sta alla base del progetto è che mettendo in comune dati e conoscenze, si può più facilmente arrivare a trovare risposte ai grandi problemi che l’umanità deve affrontare.
Anche la Storia può fare la propria parte: rendere comprensibile un fenomeno grazie all’analisi del suo sviluppo nel tempo permette, a chi si trova ad affrontare oggi problemi analoghi, di sapere in che modo si è arrivati alla situazione attuale e quali soluzioni o modalità di gestione si sono utilizzate in passato.
Dal punto di vista della ricerca storica, questi set di dati rivestono quindi un grandissimo interesse, anche per l’arco temporale che coprono: in alcuni casi (ad esempio, sulle carestie) si risale fino alla metà del XIX secolo.
I dati sono presentati in forma comprensibile anche per i non addetti ai lavori, perché sono utilizzati per produrre articoli e grafici esplicativi, e arricchiti da una abbondante bibliografia spesso open access, ma è sempre possibile risalire alla fonte dei dati, e scaricare il set in csv per altri utilizzi.
L’attenzione è rivolta anche all’uso dei dati a fini didattici: c’è infatti una intera sezione dedicata: https://ourworldindata.org/teaching
Nel blog vengono periodicamente pubblicati articoli di approfondimento su temi di attualità e di interesse generale.
In questo periodo è abbondante la produzione di approfondimenti relativa al Covid-19, ma può essere particolarmente interessante per il nostro ambito disciplinare un articolo che lo mette in relazione con l’Influenza spagnola, pubblicato da poco: https://ourworldindata.org/spanish-flu-largest-influenza-pandemic-in-history

In questo caso, ad esempio, sono stati utilizzati set di dati sull’aspettativa di vita (a partire da metà Settecento).
La curatela scientifica è affidata all’Università di Oxford, il mantenimento del sito web è invece curato dalla no-profit Global change data lab, sostenuta da donazioni di privati e fondazioni. Tutte le informazioni, anche quelle su come collaborare, si trovano a questa pagina: https://ourworldindata.org/about
Il consiglio è quello di curiosare all’interno del sito per capirne il funzionamento, approfondire temi di proprio interesse e capire se i dati disponibili possano essere utili per i propri studi e le proprie attività di ricerca e didattica. Insomma, “prendere ispirazione“.