Nell’ambito del lavoro di ricognizione dei volumi antichi della Biblioteca di Scienze della storia e della documentazione storica di cui potete leggere nel precedente articolo, alcuni esemplari hanno catturato l’attenzione per la loro particolarità.
Di seguito presentiamo i casi più interessanti.
Il frontespizio, elemento costitutivo del libro antico e moderno, spesso spicca sul resto del volume per la ricercatezza e la cura nei dettagli. I volumi analizzati non sono stati da meno; alcuni, oltre a essere molto elaborati, hanno rivelato anche particolari curiosi e soggetti inaspettati. In queste immagini si possono osservare esempi particolarmente pregevoli di marche tipografiche e xilografie.
Scrivere sui libri è ritenuto da alcuni un’eresia ma, come dimostrano le foto seguenti, è usanza comune da secoli. Grazie a questa abitudine, si hanno testimonianze dirette, più o meno personali, dei vari proprietari. Si possono distinguere le note di possesso (ex libris) dalle semplici appunti.
Per non perdere il filo del discorso, ci si può arrangiare con simboli e disegni a margine. E in mancanza di fogli per appunti…
Nei libri può finire davvero di tutto e spesso la prima cosa sottomano può trasformarsi in un segnalibro improvvisato.
Non solo fogli manoscritti, ma anche fiori.
In alcuni casi, però, forse abbiamo oltrepassato i limiti.
Tra gli allegati, anche degli ospiti indesiderati particolarmente voraci, che si spera di debellare a breve con le attività di bonifica e restauro.

a cura di Lavinia Meda e Valeria Ranghino
si ringrazia Gemma Soru per la collaborazione