
E’ oggi online l’interessante progetto promosso in collaborazione dall’Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia (INSMLI) e dall’Associazione nazionale partigiani d’Italia (ANPI), che vuole fornire “un quadro completo degli episodi di violenza contro i civili commessi dall’esercito tedesco e dai suoi alleati fascisti in Italia tra il 1943 e il 1945“.
L’Atlante delle stragi naziste e fasciste – che raccoglie i risultati della ricerca condotta [dai promotori] – si compone di una banca dati e dei materiali di corredo (documentari, iconografici, video) correlati agli episodi censiti, ospitati all’interno del sito web. Nella banca dati sono state catalogate e analizzate tutte le stragi e le uccisioni singole di civili e partigiani uccisi al di fuori dello scontro armato, commesse da reparti tedeschi e della Repubblica Sociale Italiana in Italia dopo l’8 settembre 1943, a partire dalle prime uccisioni nel Meridione fino alle stragi della ritirata eseguite in Piemonte, Lombardia e Trentino Alto Adige nei giorni successivi alla liberazione.
La ricerca è molto semplice e, nello stesso tempo, accurata. I filtri sono parecchi ed è possibile vedere i luoghi delle stragi attraverso una ricca mappa (con vista anche da satellite).
Ogni episodio è accompagnato da una scheda descrittiva in pdf, con l’indicazione delle fonti archivistiche e della bibliografia.
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