
Con la Bolla ‘Inter gravissimas ‘ del 24 febbraio 1582, papa Gregorio XIII decretò che il giorno successivo al giovedì 4 ottobre 1582 fosse il venerdì 15 ottobre, “una scelta drammatica”, scrive Maiello, “fatta per ribadire simbolicamente il potere della Chiesa sul tempo, nonostante molti l’avessero sconsigliata per timore di scandali e tumulti popolari”. da Treccani.it
Per permettere l’applicazione della riforma del calendario voluta da Gregorio XIII e garantire l’allineamento dell’equinozio di primavera con la data stabilita del 21 marzo fu necessario, nel 1582, eliminare i giorni dal 5 al 14 ottobre.
Per iniziare a conoscere i temi legati alla riforma gregoriana consigliamo la voce Papa Gregorio XIII e la Riforma del Calendario del 1582 di Nicoletta Lanciano tratta dalla sezione Scuola del portale Treccani.it.
Segnaliamo inoltre la scheda della prima pubblicazione del calendario perpetuo:
Il Calendario Gregoriano perpetuo. Con priuilegio del sommo pontefice, del Senato veneto, e d’altri prencipi. Tradotto dal latino nell’italiano idioma dal reuerendo M. Bartholomeo Dionigi da Fano
Ed inoltre, alcuni testi di commento digitalizzati:
- M. Mastrofini, Amplissimi frutti da raccogliersi ancora sul calendario gregoriano perpetuo, 1834
- D. Lavelli De-Capitani, Cenni sopra il Calendario perpetuo, e la storia della misura del tempo, 1833