[Il campanile di San Marco nel terzo stato della veduta e, evidenziato, l’angelo “dimenticato” nel foglio superiore adiacente]
Se siete interessati alla cartografia, date un’occhiata al sito Jacopo de’ Barbari e le vedute di Venezia, un portale a cura di Piero Falchetta, che contiene oltre all’edizione della veduta di Venezia composta da Jacopo de’ Barbari nel 1500, una serie di strumenti informatici e critici che consentono di esaminare anche nel dettaglio la veduta, di ripercorrere le principali tappe della sua ideazione e creazione, di metterla a confronto con opere simili della stessa epoca e dei secoli successivi, di conoscere e comparare i principali studi portati a termine sull’argomento e infine di godere della sua straordinaria qualità artistica e della sua capacità di restituirci con tanta fedeltà l’immagine della città lagunare nel Rinascimento.
La mappa di navigazione nell’opera comprende quattro sezioni principali: l’opera, la veduta, i saggi e le fonti.
Gentili signori,
capitato per puro caso alla pagina seguente di Bibliostoria:
https://bibliostoria.wordpress.com/2010/11/08/jacopo-de-barbari-e-le-vedute-di-venezia/
nella quale si presenta la veduta di Venezia di Jacopo de’ Barbari, noto che dell’autore del portale descritto e dei suoi contenuti, ovvero del sottoscritto, non si fa cenno.
La cosa mi dispiace perché non si tratta di uno dei soliti siti costruiti a colpi di copia-e-incolla che tanto affliggono internet, ma di un sito che ha alle spalle l’Università di Milano.
Che sia l’ambiente accademico a non citare nel modo dovuto le sue fonti, mi sembra, per la verità, un po’ troppo.
Un cordiale saluto,
Piero Falchetta
Rimendiamo alla svista pubblicando il suo commento. Grazie per la segnalazione