Le “Open educational resources” sono materiali didattici e risorse offerte gratuitamente e in formato open a chiunque per usarli e con licenza per modificarli, migliorarli e ridistribuirli. Si tratta di risorse che comprendono materiale didattico, Learning Objects fino ad includere pratiche didattiche, cioè nuovi modi di agire nei confronti degli studenti, nuovi tipi di relazione fra insegnanti e allievi.
Questa la defizione delle OER dell’OECD (Organisation for Economic Co-operation and Development):
• Open courseware and content;
• Open software tools;
• Open material for e-learning capacity building of faculty staff;
• Repositories of learning objects;
• Free educational courses.
Guardate anche la definizione su Wikiversity.
Per darvi un’idea dell’importanza di questa realtà vi segnaliamo che molte istituzioni vi sono coinvolte: la OECD (Organisation for Economic Co-operation and Development) con il Centre for Educational Research and Innovation (CERI) – Open Educational Resources, l’OLCOS (Open eLearning Content Observatory Services ) e The William and Flora Hewlett Foundation.
Il termine è stato per la prima volta adottato al Forum Unesco 2002 sull’Impatto dell’Open Courseware sull’educazione superiore nei paesi in via di sviluppo.
La prima istituzione che li ha promossi è stato il prestigioso MIT che nel lontano 1999 ha creato OpenCourseWare: un repository aperto dei materiali dei propri corsi.
Se volete fare il punto sulla situazione delle OER in Italia, leggete questo articolo di Valentina Comba, Risorse didattiche aperte: aspetti sociali ed economici.
Ecco dei link a OER disponibili in rete:
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Exemplary Collection of Open eLearning Content Repositories
Open Educational Resources
OER useful resources dell’UNESCO
OER Materials della OER Commons
Interessante, che ne dite di creare la voce in Wikipedia a partire da questo testo? C’è in inglese e altre lingue ma non in italiano, è un sintomo di scarsa informazione in Italia: http://it.wikipedia.org/wiki/Open_educational_resources