Aprirà i battenti il 19 giugno fino al 7 settembre al Forma di Milano-Centro internazionale di fotografia la mostra fotografica: “Josef Koudelka. Invasione, Praga ’68”
La mostra è un’occasione unica per ammirare le fotografie (tra cui molte inedite) realizzate dal grande fotografo Josef Koudelka nel 1968, durante l’invasione di Praga da parte delle forze del patto di Varsavia.
Nel 1968, durante l’estate dell’invasione russa in Cecoslovacchia che mette fine a ogni sogno di “primavera”, Josef Koudelka – allora giovane fotografo di talento, curioso soprattutto di fotografia di scena – è a Praga. Quell’alba del 21 agosto, quando l’occupazione del paese dalle truppe “alleate” diventa realtà, scende in strada come tutti e, con la sua macchina fotografica, scatta. Scatta senza sosta, senza pausa, con il bisogno di farlo semplicemente perché è lì, nella città che conosce e dove vive. Le foto raccontano i carri armati nelle strade, la rabbia di tanti che cercano di fermare la violenza anche solo con il proprio corpo, le manifestazioni, le case, il pianto e la disperazione.
Il destino di queste fotografie è ormai storia. Un anno dopo l’invasione queste immagini passano la frontiera di nascosto e arrivano negli USA, dove Elliott Erwitt, presidente della Magnum, le utilizza per un cortometraggio per la CBS. Senza citare il nome dell’autore, la Magnum distribuisce il servizio alle maggiori riviste internazionali mentre Koudelka, ormai divenuto apolide, trova asilo politico in Inghilterra, inizia a viaggiare in Europa inseguendo i suoi soggetti preferiti e finalmente, nel 1971, entra a far parte della Magnum.
Alcune risorse da guardare:
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profilo biografico di Kouldelka
inquadramento storico della “primavera di Praga” e dell’invasione sovietica del ’68.
l’indirizzo web della maschera di ricerca della famosissima agenzia Magnum, in cui entrò a far parte Koudelka. Puoi scorrere le foto di Koudelka selezionando il suo nome dal menù a tendina “By Photographer”
Leggi in Biblioteca
Budapest, Prague, Varsovie : le Printemps de Prague quinze ans apres / sous la direction de Zdenek Mlynar et Jiri Pelikan. – Paris : La Decouverte/Maspero, 1983. – 221 p. ; 22 cm.
10L. 03.U. 150La ferita di Praga : dalla primavera di Dubcek al rinnovamento di Gorbaciov / Antonio Moscato ; prefazione di Jiri Pelikan ; con testi e interventi di Alexander Dubcek, Milan Kundera, Petr Uhl e i principali documenti della primavera di Praga. – Roma : Edizioni associate, 1988. – 171 p. ; 21 cm.
10L. 06.ZC. 1088Praga : 1948-agosto 1968 / Pavel Tigrid. – Milano : Jaca Book, [1968!. – 302 p. ; 21 cm.
10L. 03.M. 0694Praga magica / Angelo Maria Ripellino. – Torino : Einaudi, c1973. – X, 350 p., \16! c. di tav. : ill. ; 22 cm.
10L. F.CIRSS.B. 0447Primavera indimenticata : Alexander Dubcek ieri e oggi / [a cura di Carlo Ricchini e Luisa Melograni]. – [Roma] : L’Unità, stampa 1988. – 125 p. ; 19 cm. ((In cop.: Il verbale inedito del colloquio con Longo a Praga, maggio 1968; confronto con la perestrojka. – Ed. f.c. riservata ai lettori e abbonati dell’Unità
10L. 06.ZC. 1396La svolta di Praga e la Cecoslovacchia invasa / Gianlorenzo Pacini. – Roma : Samona e Savelli, c 1969. – 338 p. ; 19 cm.
10L. 03.L. 152
I RAGAZZI DI PRAGA
21 agosto 1968
I ragazzi di Praga
al suono di nuove chitarre
ballavano ieri lo shake,
oggi si sono seduti
a catena sul selciato
innanzi ai cingoli
del carro armato
e le chitarre suonano
canti di dispetto
e di dolore
contro l’invasore.
Le ragazze di Praga
oggi non ballano
danze erotizzanti,
ma sono più leste
con la minigonna
nel correre incontro
alla morte ed innalzare
una bandiera
e l’intesa con i loro compagni
è in un sorriso.
Tutto il mondo
ha parlato
dei ragazzi di Praga,
ma sempre senza
mai alzare troppo
la voce:
per non disturbare
chi “in casa propria”
può ammazzare
anche il fratello?
I ragazzi di Praga
non ballano oggi lo shake,
oggi si sono seduti
accanto ai feretri
dei loro caduti
e chiedono ”Perché, compagno?”
al soldato di Mosca
che non può spiegare
e si guardano
senza parlare.
da
Antonio Pisanti, “Amore e contestazione”
JAN PALACH
19 gennaio 1969
Jan, vorrei
ma non posso
fare politica
sulla tua morte:
ti sei immolato
come l’agnello sacro
nel giorno del Signore,
io prego solo
che il tuo fuoco
bruci
le ingiustizie
dell’uomo
e tutti i suoi rancori.
da
Antonio Pisanti, “Amore e contestazione”
Poesie – Ed. Glaux, Napoli 1969, esaurita
( Sebetius)