Sempre sull’argomento del tagging collaborativo segnaliamo due progetti presentati al summit europeo di architettura dell’informazione (Barcellona 21-22 settembre 2007) che mostrano una comune tendenza a integrare classificazioni tradizionali e tag: FaceTag: Integrating Bottom-up and Top-down Classification in a Social Tagging e The metadata threshold: Combining folksonomies and controlled vocabularies at the BBC .
Ce ne parla Luca Rosati che è anche uno dei fautori di Face Tag:
Il tagging collaborativo (o folksonomy) non è solo una possibile alternativa ai modelli di classificazione più tradizionali, ma può costituire invece un complemento a questi ultimi. Integrando infatti i modelli di classificazione tradizionali creati “dall’alto” (top-down) con un modello di classificazione creato dagli utenti “dal basso” (bottom-up) si possono ridurre i difetti che ciascuno schema porta con sé potenziandone contemporaneamente i pregi.
In questo senso si muovono due progetti presentati al recente summit europeo di architettura dell’informazione:
FaceTag: Integrating Bottom-up and Top-down Classification in a Social Tagging System (di Emanuele Quintarelli, Andrea Resmini, Luca Rosati)
The metadata threshold: Combining folksonomies and controlled vocabularies at the BBC (di Karen Loasby).
FaceTag è un social bookmark pensato per archiviare e condividere link sull’architettura dell’informazione. Il suo scopo è ovviare ai limiti dei tag integrandoli con uno schema di classificazione a faccette precedentemente creato.Anche la BBC ha scelto una soluzione mista per i contenuti del proprio sito. Questa soluzione, detta “Soglia dei metadati” (Metadata Threshold), permette di assorbire i tag inseriti liberamente dagli utenti all’interno di un vocabolario controllato (più precisamente un thesaurus a faccette).
Per approfondire:
http://www.facetag.org/
Articolo di Karen Loasby
Recensione di Louis Rosenfeld all’articolo di Karen Loasby